Patrimonio attivo e passivo della parrocchia di Borrello sotto il titolo di S. Egidio Abate nell'anno 1876
trascrizione di Angelo Ferrari
Borrello 1876 – Patrimonio della
Parrocchia
Patrimonio attivo e passivo
della Parrocchia di Borrello sotto
il titolo di S. Egidio Abate
nell’anno 1876
dal Curato Simonetti
Beni e rendite
della Parrocchia di Borrello
Canoni antichi (correnti e impugnati)
Da molti naturali di
Borrello su vigne, orti e pagliai, ecc. (canone corrente) £. 2:50, (canone
impugnato) £. 42:27.
Dagli eredi di Don
Giuseppe De Maio di Delicato (Capitanata) sull’ex Beneficio di S. Croce in
Capracotta (Molise) Lire 34:00 (canone corrente)
N.B. I canoni impugnati non si esigono da molti
anni ad onta delle ragioni giudiziali. I titoli o mancano o sono prescritti. La
sola azione del Governo potrebbe farli rivivere.
Canoni di data vacante
Da vari naturali sul
terreno in contrada Vicenda adiacente all’abitato, censito ad uso di fabbricati
Lire 153:30 (di canone corrente)
Terraggi
Dai terraggi annuali
in grano o in granone ne’ soli anni di semina alla ragione della mezza
coverta di (un) quinto su terre date
a coloni (date per coltivazione), o presunti vacante ..16:2:00 (ettol.
9:10:23) al prezzo medio tra grano e granone di lire 56:20 (di canone
impugnato).
N.B. Impugnato da molti anni dai coloni di
Borrello possessori de’ fondi.
Da riportarsi Lire
189:80 (per i canoni correnti) e Lire 98:47 (per i canoni impugnati).
Riporto Lire 189:80 (per i canoni correnti) e Lire 98:47 (per i canoni
impugnati).
Diritti di terraggione
Da vari naturali di
Trivento (Molise) per diritto di terraggione negli anni di semina sulle terre
colte dell’ex Beneficio di S. Benedetto in contrada La Penna di quel tenimento,
alla ragione della decima de’ frutti. Fittato a quel Don Pasquale mansionario ..rrari
per anno, Lire 85:00 (canone corrente).
Beni di libera proprietà
Una casa di
abitazione ad uso del Parroco, sita nell’abitato di Borrello alla strada del
Popolo n° civico 33.
Un terreno
seminatorio in contrada Fornesca tenimento di Borrello di are 81 circa, fittato
a Domenico di Fiore, Lire 17:00 (di canone libero).
Un altro piccolo
terreno nella medesima contrada di are 6 circa, fittato agli eredi di Concezio
Di Nunzio Lire 1:25 (di canone libero).
Un altro terreno
seminatorio in contrada Spogna, tenimento suddetto, di are 94 circa, fittato a
Vincenzo Basso di Nicola, per anno Lire 30:00 (canone corrente)
Supplemento di congrua
Dal Comune di
Borrello per annuo supplemento di congrua parrocchiale, Lire 191:25 (di canone
impugnato)
N.B. Negato da molti anni.
Totale introiti
Lire 323:05 di
canoni correnti e Lire 289:72 di canoni impugnati.
Riporto introito
totale £. 323:05.
Passivo
Tassa fabbricati £.
8:07
Fondiaria £. 0:65
Tassa manomorta £.
28:80
Cattedratico a
Monsignor Vescovo £. 15:30
Anniversario
(ufficio de’ morti e messa separata)
Sulla casa
parrocchiale 15:00 Lire
Viaggio annuale del
Parroco in Trivento nella festa di S. Nazzario in omaggio di ubbidienza alla
Cattedra Episcopale, Lire 15:30
Trasporto per
persona sacra degli olii benedetti da Trivento a Borrello, Lire 2:50
Regalie ai Censori
della Curia 2:55
Riparazione della
casa parrocchiale, Lire 5:00
Messe pro populo
(n.) 80, Lire 84:00
(Si omettono le
spese per la S. Visita e quelle per la tassa di ri……..)
Dichiarazioni
e osservazioni
In Borrello non vi è nessuna vendita o fondo speciale
per Coadiutorio. Il Coadiutore si paga dal Comune come e quando vuole. Adesso
manca da vari anni essendo sospesa la cifra in bilancio.
La Parrocchia non esige decime sagramentali, salvo
non si volessero considerare come tali quelle che provengono dall’ex beneficio
di S. Benedetto in Trivento.
Quei coloni però hanno in gran parte mutato la
destinazione della terra, inoltre dove prima seminavano cereali e civaie
(legumi da seccare, come fave, fagioli, ceci, ecc.) oggi vi coltivano gli olivi
per cui non si esige nulla.
Bisognerebbe perciò mutare eziandio la percezione de’
frutti coordinandola alla nuova legge sulla commutazione delle prestazioni. E
questo è compito dell’Arciprete Signor Franco. Si ignora perfettamente l’origine e la costituzione del patrimonio della
Parrocchia, eccetto per quella parte di beni che pria formavano a vendita degli
ex benefici di S. Benedetto, di S. Croce e della …tavia
di S. Lucia poscia aggregati alla Mensa per deficienza di beni.
L’altra parte dovrebbe essere costituita dal Comune
in luogo delle decime abolite, e di cui forse la ragione del Supplemento di
Congrua da parte del medesimo.
I titoli e le memorie andarono dispersi per incuria
de Parrochi ovvero distrutti da incendi più volte verificatisi negli archivi
pubblici.
Certo è però che tanto il Supplemento dal Comune quanto
i canoni e le prestazioni in derrate che ora si negano dai privati sono stati
invariabilmente pagati, quantunque talvolta controvoglia, dal 1809 fino al
1866, epoca dell’attuazione del nuovo codice civile.
L’arbitrio municipale soppresse in bilancio la cifra
del Supplemento. Dietro richiami e con Decreto Reale
del 1872 vi venne riprodotto, ma non si è voluto mai pagare per questioni
tuttavia pendenti tra Comune e Parroco titolare circa il suo ammontare.
Riguardo ai privati debitori impugnanti morosi sonosi
adoperate varie misure giudiziali coercitive, però tutte con danno della Mensa.
Mancano, come si è detto, i titoli autentici del loro debito o sono prescritti.
Manca eziandio oggi l’istesso titolo del possesso o
d’esigere in quanto non hanno pagato da vari anni.
E’ preclusa dunque ogni via, tanto nel possessorio (in
giurisprudenza: rivendicazione per essere reintegrati nel possesso di fatto del
terreno tralasciando la questione della proprietà) quanto nel petitorio (in
giurisprudenza: azione volta alla rivendicazione della proprietà posseduta da
altri).
Unico mezzo di rimettere tutto in corrente sarebbe
quello dell’incameramento dei beni da parte del Comune o del Governo dello
Stato, i quali, godendo de’ privilegi fiscali, potrebbero costringere facilmente
i morosi al pagamento o alla devoluzione de’ fondi, e con tal mossa si potrebbe
esser sicuri di raggiungere lo scopo. Ma ciò pure, come tanti altri, è compito
dell’Arciprete Signor Francesco.
Borrello
26 gennaio 1876.
L’Economo
Curato
Diomede
Simonetti
Osservazioni
Oltre dette controscritte vendite, il Parroco esigeva
pure dal Comune, pria del 1861 lire annue
191,25 per supplemento di congrua. Ma da quell’epoca in poi, mercè ingiusta
deliberazione municipale cotal supplemento gli è stato denegato. Però dietro
richiami e nuove discussioni egli è in via di ripristinamento.
Si noti inoltre che tra le spese avrebbero dovuto
segnarsi ancora quelle per la S. Visita triennale che pure vanno a carico del
Parroco, ma si sono omesse perché non sempre si verificano.
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