A Borrello sentiamo molto alcune giornate dell’anno. Giornate cariche di significati simbolici in cui rivivono rituali antichi, mai dimenticati o riscoperti dopo anni di oblio.
In una delle liriche di Donato Di Luca, Canzone de Natale, i versi dipingono un paese che si prepara al Natale con l’intensa aspettativa delle vigilie.
L’ambientazione che ne risulta appare molto lontana dalla nostra, pur vicina, epoca, e, di certo, più vicina a quella di epoche ben più lontane.
A messa s’intona la Pastorale che immancabilmente tentenna alla quarta battuta.
Proprio all’antica Pastorale ho pensato di dedicare un breve ricordo, proponendo, come per la Canzone della Croce, un contributo sonoro.
Nei primi anni Novanta il Gruppo Parrocchiale del Paese decise di studiare la vecchia Pastorale, da decenni dimenticata, e cantarla nella messa di Natale.
Il compianto Umberto Di Renzo, a memoria, tracciò un ricordo della parte musicale che Donato Di Luca prontamente trascrisse sullo spartito. Seguì la fase preparatoria con numerose sedute di prove animate dalla ferma volontà dei più giovani a dall’esperienza e dalla memoria dei veterani del Coro.
Fra questi si distingueva per impegno la compianta Mariannina Di Renzo che vistosamente manifestava il suo attaccamento alla tradizione musicale del paese: alle prove della Pastorale, come a quelle della Poesia della Croce o della Settembrata Borrellana mai mancava, mai arrivava in ritardo.
Alla prima esecuzione il popolo, soprattutto i più anziani, si unì al coro fin dalle prime battute, cantando, in latino, in un clima di solennità e commozione, tutte le sequenze: dal Kirje Eleison, al Gloria, dal Sanctus all’Agnus Dei.
Musicalmente la Pastorale presenta i tipici canoni delle nenie natalizie. L’incipit, non tanto diverso da quello di “Alla fredda tua capanna”, prosegue con una melodia propria che si rifà alle linee del “Tu scendi dalle stelle”.
Purtroppo non sono rimaste registrazioni “live” di quelle esecuzioni, per questo ve ne propongo una versione strumentale che ho registrato per quest’occasione.
foto di Angelina Di Renzo
Postilla del dicembre 2013
All'articolo dell'anno scorso sulla Pastorale, suonata per anni a Borrello secondo una tradizione portata avanti nel dopoguerra grazie all'opera di Umberto Di Renzo e di tante altre persone di buona volontà, aggiungo oggi una postilla che reputo possa interessare i lettori.
Come già accennato, tra la fine degli anni Ottanta e inizi dei Novanta tale tradizione, finita per anni nell'oblio, fu riproposta dalle nuove generazioni grazie al contributo dei veterani (Umberto, Dante e Mariannina Di Renzo in primis).
Ho preso spunto da un appunto di Cesare Palmieri che, sempre attento alle vicende storiche di Borrello, osservava che nella ricostruzione audio vi fosse qualcosa di poco chiaro. Ho così rintracciato, con l'aiuto di (zio) Donato Di Luca, un'audiocassetta registrata proprio a casa di Umberto Di Renzo. Gli fu chiesto di suonare sull'armonium di casa le melodie della pastorale, accompagnando ed istruendo il coro di volenterosi che volevano riportare in vita l'antica tradizione, ed egli, pur in età avanzata, non esitò a soddisfare la richiesta.
Poi per circa 10 anni ho suonato personalmente la Pastorale a Natale in chiesa, avvalendomi della trascrizione musicale scritta da Donato Di Luca sulla base dei ricordi del Caro Zi Umberto.
Sentirete che la qualità dell'audio non è delle migliori, ma il valore intrinseco credo sia comunque notevole.
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