I LUOGHI DELLA MACCHIA
di Riccardo D'Auro

Il 9 novembre prossimo (2008 n.d.r.), come è noto, ricorrerà il 65° anniversario della distruzione di Borrello, eseguita dai tedeschi in ritirata insieme ad altri 11 Comuni della sponda destra del Sangro. Oltre 20.000 persone rimasero senza tetto alle soglie dell’inverno e abbandonate, poi, nella terra di nessuno; uno scempio che l’esercito tedesco compì per la prima volta durante la guerra in Italia, sconosciuto perfino a gran parte dei nostri corregionali.
A rompere il silenzio sulla tragedia che colpì così duramente la nostra comunità furono, però, i due libri scritti, rispettivamente, da Pietro Di Luca e dal sottoscritto per la ricorrenza del cinquantenario dell’evento. Successivamente chi scrive pubblicò, con il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, anche un volume sulla ricostruzione che fu presentato, come il precedente, dall’Istituto Abruzzese per la Storia della resistenza e dell’Italia contemporanea.
I saggi predetti, oltre a riportare alla memoria gli avvenimenti vissuti, riuscirono a sensibilizzare i giovani sull’importanza del sacrificio compiuto dai loro familiari, e, finalmente, portarono a conoscenza delle Istituzioni e degli studiosi un fatto di grande importanza storica.
Lo straordinario evento fu ricordato ufficialmente, per la prima volta, con un dibattito storico culturale ad alto livello durante l’estate del 2003 in occasione del 60° anniversario, al quale venne abbinata una mostra illustrativa del “Progetto di rinascita ideale del centro storico”.
Gli atti furono raccolti in un pregevole volume curato dal sottoscritto che fu pubblicato nel 2005 dall’Associazione Culturale “La Fonte”, che aveva organizzato la manifestazione.
Gli autorevoli storici intervenuti all’incontro raccomandarono di proseguire in futuro con tali iniziative per tenere viva la memoria, di sviluppare i temi trattati integrandoli con fatti nel frattempo emersi e di ampliare la ricerca con l’apporto di testimonianze inedite. Già in quella sede gli amici sollecitarono chi scrive e Pietro a tornare sui nostri saggi, finché nel 2005, in occasione della presentazione del volume suddetto, vi fu la promessa da parte nostra di scrivere un libro in collaborazione. A vincere definitivamente gli indugi fu l’adesione entusiastica di molti superstiti all’invito a mettere per iscritto la propria testimonianza.
E’ nato così “I LUOGHI DELLA MACCHIA”, un libro che conclude la collana degli scritti sulla distruzione e ricostruzione di Borrello.
Il libro, oltre ad essere un appassionato ricordo degli avvenimenti accaduti durante le diciassette giornate dell’esodo nei rifugi sparsi nell’agro comunale, è stata l’occasione per riportare alla luce gran parte di quelle piccole costruzioni che stanno scomparendo per l’abbandono delle campagne e l’espansione del bosco, che va riconquistando il proprio territorio. Esso rappresenta così anche un’opera di ricognizione, con il supporto di un’adeguata cartografia, comprendente i tracciati delle strade, il censimento dei proprietari ed una ricca documentazione fotografica. Un’opera che potrà risultare utile anche al turismo, previa riapertura e sistemazione delle strade. Potrà, infatti, diventare un percorso della memoria, che si inoltra nei luoghi dove la popolazione alla macchia visse nel terrore e fra indicibili sofferenze, e, inoltre, per meditare sulla civiltà contadina e un’architettura povera in via di estinzione.
Il volume a causa di un contrattempo non potrà essere pronto per la ricorrenza del 65° anniversario degli eventi bellici. Lo sarà senz’altro, però, per la prossima estate. Ci sarà quindi la possibilità, per chi non lo avesse ancora fatto, di inviare, entro la fine dell’anno, la propria testimonianza.
Gli autori si augurano che il libro possa incontrare un ampio consenso ed essere presentato in occasione di un’altra “Giornata degli Autori locali”, organizzata dal Comune di Borrello, che riscosse tanto successo nell’estate del 2007. Avrebbe così seguito una tradizione che incominciò nell’estate del 2000 per iniziativa degli “Amici di Cleto” e continuata grazie all’impegno e alla competenza dall’Associazione Culturale “La Fonte”.


Riccardo D'Auro, Settembre 2008

borrellosite è ideato, realizzato e diretto da Mario Di Nunzio