I FIGLI DELLA GUERRA
di Antonino Di Luca


Il libro intitolato "I FIGLI DELLA GUERRA", è una interessante, commovente narrativa a carattere storico - autobiografico.
Scritta dal dott. Antonino DI LUCA ex dirigente statale e regionale, sulla scia di struggenti ricordi degli anni della fanciullezza e della maturità e di vicende vissute dalla sua famiglia abbraccia un lungo arco di tempo, dall'inizio della prima guerra mondiale fin verso la fine del secolo che ci siamo lasciati alle spalle.
La narrativa ha come protagonista principale il padre dell’autore Antonio "un ragazzo del'99" coinvolto, adolescente appena, nella sanguinosa bufera della guerra del 1915 -18. Rientrato al paese natio privo di una gamba recisa di netto da una granata, abbandonato dalla fidanzata che non se la sentì di dividere la sua esistenza accanto ad un compagno così gravemente menomato, ebbe poi la insperata fortuna di incontrare l'amore e la sublime dedizione di Maddalena, una bella ragazza a dir poco eroica, con la quale Antonio formò una famiglia allietata da tanti figli.
Le incredibili vicissitudini durante la sanguinosa esperienza della vita di trincea, con la morte sempre in agguato, le successive vicende e le sofferenze, non solo materiali ma anche psicologiche, che contrassegnarono la vita di "Antonio il mutilato" (come era chiamato) costituiscono il fulcro, la linfa essenziale del libro dedicato dall'autore alla memoria dei genitori e della cara, ineguagliabile nonna Lucia.
Come ha bene evidenziato una personalità di spicco, qual è l'On. Remo GASPARI, nella breve ma esaustiva presentazione del libro, gli episodi sono descritti con preciso richiamo alle realtà ambientali, per come sono stati vissuti e senza eccessi di patriottismo.
Il racconto in versione romanzata, che rasenta talvolta i confini tra realtà e fantasia, per il linguaggio sobrio, privo di fronzoli si presta ad una lettura facile e scorrevole che attrae e incuriosisce il lettore rendendolo partecipe dell'azione e facendo rivivere, specie ai non più giovani, ricordi legati agli anni che non torneranno e ai tempi drammatici dell'ultimo conflitto mondiale e dell'occupazione nazista.
Ma il pregio maggiore del libro consiste, senza dubbio, nel contenuto morale, nel sottofondo che racchiude, come un messaggio implicito rivolto alle nuove generazioni e che esorta al categorico rifiuto della guerra, della violenza, delle ingiustizie e delle disuguaglianze sociali. Reca altresì un invito a non disperare mai perché la vita, anche quando sembra finita, può tornare a sorridere, può spuntare l’alba come è avvenuto per Antonio in quel meraviglioso giorno del suo primo incontro con Maddalena.
Avvenimenti storici, episodi e personaggi dei conflitti che si sono susseguiti dalla prima guerra mondiale alla seconda ed ultima guerra (con la speranza che tale resti per sempre) sono descritti senza retorica o sentimentalismi, quasi con distacco, rispettoso dei canoni fondamentali di una cronistoria, ancorché con taglio romanzato ma senza indulgere alla fantasia.
Emergono dalla lettura la formazione umanistica e aspetti inediti di un autore che ha cercato di spogliarsi della mentalità burocratica del funzionario che, per un quarantennio, ha servito la pubblica Amministrazione ai livelli più elevati, nello Stato e nella Regione. E' stata accantonata la fredda, spesso arida logica giuridica del tempo in cui elaborava progetti di normative e regolamenti, è ormai lontano il tempo delle pubblicazioni di apprezzati saggi d'indole tecnica sulla "Rivista giuridica del turismo", su "Abruzzo cronache" e su notiziari di vario genere.
Un antico adagio recita: "Poeta nascitur, horator fit" (poeta si nasce, oratori si diventa) e il riferimento a tale Massima non è casuale perché la narrativa in esame è una palpabile testimonianza di riscoperta, sia pure tardiva, di certe predisposizioni o attitudini, di valori nascosti che poi riemergono a ringiovanire lo spirito e la vena poetica di chi tali doti ha inconsciamente custodito nel proprio intimo, per lungo tempo.
E’ doveroso infine concludere che il premio conferito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'apprezzamento espresso da una personalità come l'On. Remo GASPARI costituiscono, per l’autore del libro, meritate gratificazioni, specie ove si consideri che è la prima volta che il dott. Antonino DI LUCA si è cimentato in un lavoro del genere.

borrellosite è ideato, realizzato e diretto da Mario Di Nunzio