ATTIVITA’ CULTURALI DELL’ESTATE 2003
di Riccardo D'Auro


Nello scorso agosto i pomeriggi di Borrello e di alcuni paesi vicini sono stati animati da un’intensa attività culturale. Manifestazioni del genere, organizzate nel periodo clou delle vacanze in concomitanza di altre di carattere leggero alle quali è difficile rinunciare, se non sono di qualità sono destinate a sicuro insuccesso. Ma le associazioni culturali e le pro-loco, che in genere ne sono gli organizzatori, per non correre rischi indovinano sempre la scelta dei temi.
A Borrello, curati dall’Associazione culturale “La Fonte”, si sono svolti ben tre incontri su temi interessanti, di carattere scientifico, storico e letterario, che hanno riscosso larghi consensi da parte dei numerosi intervenuti. Il primo ha riguardato i serpenti che popolano la nostra zona: le specie, gli habitat, la pericolosità, i veleni e il loro uso….“benefico” per la preparazione del siero antidoto in caso di morsicature di soggetti velenosi in genere. Ecco, pertanto, il discusso ripopolamento delle vipere nelle zone pietrose della nostra regione. I tecnici hanno suggerito opportune cautele, rassicurato e cercato di sfatare le credenze che collocano il serpente tra gli animali più infidi.
Il 10 agosto, in presenza di un numerosissimo e scelto pubblico, si è tenuto un Dibattito storico culturale per celebrare il 60° anniversario degli eventi bellici che si svolsero, tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1944, nelle valli del Sangro e dell’Aventino. Si è trattato di un vero e proprio convegno dal titolo “Distruzione e ricostruzione dei Comuni della sponda destra del corso medio-alto del Sangro” indetto per ricordare il sacrificio di ben undici paesi abruzzesi e molisani, più due grandi frazioni e tutte le case sparse, che vennero rasi al suolo dalla furia sterminatrice germanica. Un evento di portata storica straordinaria: oltre 20.000 persone, scacciate dalle proprie case alle soglie dell’inverno ed abbandonate nella terra di nessuno, riuscirono, in forza della tenacia e dell’attaccamento alle proprie radici, straordinarie virtù innate della gente di montagna, a risorgere in breve dalla immane catastrofe. Una tragedia che molti non conoscono e che andava, quindi, ricordata prima che la memoria sbiadisse completamente.
A volere questo incontro sono stati “Gli Amici della Piazza Vecchia” che hanno anche pensato all’allestimento di una Mostra incentrata sul “Progetto di rinascita ideale del Centro Storico di Borrello”. Una brillante idea concretizzata da “La Fonte” con il patrocinio dell’Istituto Abruzzese di Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea”, rappresentato dal Presidente, prof. Umberto Dante, e dal prof. Marcello Benegiamo, entrambi componenti del Comitato Scientifico. L’Istituto si farà anche carico della pubblicazione degli atti del Convegno. Oltre agli studiosi precitati, hanno svolto relazioni, nell’ordine, il sottoscritto e Raffaello D’Auro del gruppo degli “Amici”. Hanno contribuito con appassionati interventi: Marisa D’Auro, Antonino Di Luca, Maria Grazia D’Auro e Blando Palmieri. I lavori sono stati aperti con il saluto del Presidente dell’Associazione Giovanni Di Nunzio, seguito da quelli del Sindaco di Borrello, dei Presidenti della Provincia di Chieti e della Comunità Montana Medio Sangro. Sono stati presenti alcuni Sindaci dei Comuni interessati, mentre altri hanno fatto pervenire il loro saluto. I lavori sono stati diretti e commentati egregiamente dal professor Donato Di Luca.
I pomeriggi culturali di Borrello si sono conclusi con la presentazione del libro “Pane e zucchero” di Lucia Di Nardo, una giovane scrittrice di radici borrellane alla sua seconda esperienza letteraria. Un pregevole lavoro in cui ribadisce la predilezione per il genere autobiografico. Questa volta si ispira alla figura “verghiana” del nonno-padrone, classico capofamiglia conduttore di un’azienda rurale. Maria, la protagonista, è affascinata da quest’uomo che incarna il vecchio ed il nuovo di un mondo che va scomparendo e che finisce con la sua morte.
Altri due libri sono stati presentati a Roio del Sangro e a Pescopennataro, rispettivamente di Filippo Di Carlo e Mario Di Tullio, due anziani geometri (una categoria di professionisti che negli ultimi tempi ha scoperto …. Il vizio di scrivere?). “Ricordi” di Di Carlo sono il racconto di fatti, esperienze, lavoro, amicizie, che questo novantenne ha vissuto nel corso della sua dinamica esistenza, inquadrati nei luoghi in cui ha operato, sui quali dominano, però, il suo paese e l’amore per la natura. Una gradevole lettura, soprattutto per gli amici che conoscono i personaggi ed il mondo che ha descritto. L’opera non poteva avere migliore presentatore da parte del professor Emiliano Giancristofaro, insigne maestro di abruzzesistica.
“Scalpellini e stuccatori di Pescopennataro” di Di Tullio è il risultato di un serio e paziente lavoro di ricerca, catalogazione e commento tecnico, dei lavori lapidei eseguiti dai suoi conterranei nei centri vicini, nelle altre regioni e perfino in America. Una vasta produzione di facciate, monumenti, fontane, raffigurazioni scultoree, ecc., che testimoniano la valentia di questi artieri girovaghi dal carattere talvolta bizzarro ed il copricapo sulle ventitrè, che era loro valso il colorito epiteto di “Coppola storta”. Senza trascurare gli scalpellini meno famosi, le squadre che hanno lavorato i bolognini delle grandi opere edili, degli ammirevoli muraglioni stradali che, a mano a mano, il vandalismo di talune amministrazioni abbatte, sostituendoli con le orribili colate di cemento. Un buon libro, di facile lettura, ricco di notizie e curiosità.
Infine, va ricordata la manifestazione organizzata dal Comune di Sant’Angelo del Pesco, non nuovo a questi incontri, per commemorare l’insigne cittadino Generale medico Felice Lalli, fucilato dai tedeschi oltre fiume con altri sventurati, per presunto spionaggio, il giorno di Natale del 1943. Un’occasione per rievocare la distruzione del paese e lo sfollamento di un gran numero di sinistrati nel paese di Irsinia, in terra di Lucania, col quale è stato annunciato il gemellaggio. I famigliari del Generale hanno istituito un premio alla memoria per scolari meritevoli, che per il 2003 è stato conferito ad un alunno e ad un’alunna della Scuola media “B. Croce” di Quadri.
Indubbiamente, un’agenda così fitta di manifestazioni dimostra l’elevato livello di interesse per la cultura nel territorio.

Pescara, gennaio 2004


Riccardo D'Auro


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