Borrello, 18 Agosto 2005 - Presentazione del libro:

60° ANNIVERSARIO DELLA GUERRA IN ABRUZZO E MOLISE – DISTRUZIONE E RICOSTRUZIONE DEI COMUNI DELLA SPONDA DESTRA DEL CORSO MEDIO-ALTO DEL SANGRO – DIBATTITO STORICO CULTURALE E PROGETTO DI RINASCITA IDEALE DEL CENTRO STORICO DI BORRELLO

a cura di: Riccardo D’Auro – Associazione Culturale “LA FONTE” di Borrello – Tipolitografia SIGRAF, San Silvestro Pescara 2005.


di Riccardo D'Auro

L’Associazione Culturale “LA FONTE” ha pubblicato gli atti della manifestazione celebrativa del 60° anniversario della distruzione e successiva ricostruzione di undici Comuni Abruzzesi e Molisani della sponda destra del Sangro, tenutasi a Borrello il 10 agosto 2003 con il patrocinio dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea. A supporto del Dibattito storico culturale venne allestita una Mostra sul Progetto di Rinascita Ideale del Centro Storico di Borrello realizzato da Riccardo D’Auro con la collaborazione, per la parte iconografica, di Raffaello D’Auro e Simona Spagnuolo. Un elaborato dal tema originale con il quale è stato possibile localizzare e censire N. 214 fabbricati preesistenti all’evento bellico, dei quali oltre la metà ricoperti dallo spianamento su cui è stato realizzato un vero e proprio Parco della Rimembranza.Oltre alla mappatura del patrimonio immobiliare, alla quale è sfuggita solo un’irrisoria percentuale di case, gli Autori hanno fatto “rinascere” , mediante mirabili tavole disegnate in forma prospettica ed assonometrica, alcuni scorci caratteristici del Borgo Antico. Molte fotografie d’epoca, inoltre, arricchiscono il prezioso volumetto composto di 102 pagine, di cui le prime 44 riguardano il dibattito.
Alla presentazione dell’opera è intervenuto un folto e scelto pubblico che, alla fine, ha assistito al documentario “La Guerra Dimenticata” prodotto nel 1996 dalla Rai e diretto dal Regista Dott. Massimo Sani, presente alla manifestazione insieme all’Avv. Nicola Troilo, figlio dell’Avv. Ettore il leggendario Comandante della Brigata Maiella. Il gradito incontro è stato organizzato da Blando Palmieri, che ha anche svolto la funzione di moderatore degli interessanti interventi del Presidente de “La Fonte”, del Sindaco di Borrello, di Riccardo D’Auro e degli ospiti predetti.
La presentazione è stata fatta, con l’abituale maestria, dall’Ins. Marisa D’Auro che, oltre alla toccante illustrazione dell’opera, ha evidenziato gli sforzi profusi dagli studiosi locali per riportare a memoria pagine importanti del passato, sbiadite ormai, e che, altrimenti, sarebbero andate irrimediabilmente perdute.
Ma lasciamo parlare Marisa:

La celebrazione del 60° anniversario della guerra in Abruzzo e Molise, con particolare riferimento alla distruzione e ricostruzione dei Comuni della sponda destra del corso medio-alto del Sangro, tenutasi a Borrello il 10 agosto del 2003, non passerà soltanto come un momento di profonda emozione ed un tuffo nel mare dei ricordi, più o meno attendibili, ma come la “improcrastinabile” ricomposizione di un tassello che ancora mancava al pur vasto mosaico della storia della grande Guerra.
Il dibattito storico culturale che all’occasione si tenne, non fu retorica di circostanza, ma ricostruzione analitica e puntualizzatrice di cause ed effetti di quegli eventi suffragati da testimonianze apportatrici di ulteriori chiarimenti ed evocatrici di vicende reali e di frequenti incontri ravvicinati con il nemico.
Grazie alla democrazia conquistata, della quale tuttora godiamo, possiamo liberamente considerare gli accadimenti delle “retrovie” come fenomeni ineludibili allo snodarsi della storia bellica e post bellica nazionale e portarli agli “onori” della conoscenza.
E’ stato questo, infatti, lo scopo che Riccardo D’Auro ha lungamente e tenacemente perseguito, attraverso i suoi scritti, i suoi autorevoli contatti con personalità della ricerca storica, onde documentare ed avvalorare “ciò che bisognava sapere”, senza tralasciare i continui scambi di pareri e di informazioni con parenti ed amici.
Missione compiuta, dunque!
Ma egli va più in là, offrendo a ciascun borrellano uno scrigno, nel quale non solo sono raccolti tutti gli atti del convegno, ma anche il progetto di rinascita ideale del centro storico di Borrello, del quale avevamo velocemente assaporato la commozione e lo stupore, allorché, chiusa la ricca giornata della memoria, ci attendeva una mostra allestita sulla rappresentazione grafica e fotografica del paese antico, frutto della preziosa memoria di Riccardo e Raffaello D’Auro e della perizia anche manuale di quest’ultimo e della giovane Simona Spagnuolo. Questo progetto ce lo troviamo ora fra le mani, con la parte antica del paese pronta ad essere rivissuta dai vecchi e dagli anziani ed acquisita dai giovani, da quelli, s’intende, che almeno una volta si siano chiesti, passeggiando da quelle parti, “nel passato cosa c’era nella grande area tra il Municipio e la Chiesa abball? E come era?”. La risposta viene data da una “Mappa”, recuperata sotto le macerie, assolutamente degna di fede ed elaborata da un autodidatta: Leonzio Vitullo, che in quel di Buenos Aires, spinto da acuta nostalgia del proprio paesello, stese, per addolcire la lontananza.
Su di essa combaciano perfettamente abitazioni e luoghi pubblici, molti dei quali meravigliosamente riprodotti dalla grafica di Raffaello D’Auro e Simona Spagnuolo ed il pur esiguo materiale fotografico rinvenuto imprime al tutto un soffio di vita.
Riccardo è risalito perfino ad individuare i proprietari delle case, distribuite sulla mappa, per cui ad ogni numero inserito nel quadratino corrisponde un nominativo; molti sono scomparsi con le loro discendenze, alcuni sono ancora vivi. A questo punto basterebbe chiudere gli occhi, per un attimo, ed inserire la chiave nella serratura della porta, non vi pare?
La rinascita ideale del centro storico è così avvenuta.
Via Marsica, via del Popolo, via dell’Orologio, piazza Plebiscito, con i loro “residenti”….ci attendono ogni qualvolta la nostra interiorità ha bisogno di ritrovare le proprie radici, le proprie memorie, di fare chiarezza su una domanda ricorrente: che cos’è un uomo?
Grazie ancora a Riccardo, al professor Donato ed a tutti gli “Amici della Piazza Vecchia” per come amano Borrello e per come vorrebbero che anche noi l’amassimo; un ringraziamento sincero e profondo va poi all’Associazione culturale La Fonte, che, sempre coerente con il proprio ruolo, si è fatto carico anche dell’esborso, certo non indifferente, per la pubblicazione di questo libro; un contributo che va riconosciuto, apprezzato, sostenuto.



Settembre 2005


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