Zagor a Borrello Atto Secondo
di Argentino D'Auro
Per il secondo anno consecutivo, Zagor, il noto personaggio dei fumetti creato dalla fertile fantasia di Guido Nolitta, al secolo Sergio Bonelli, titolare della omonima Casa editrice, è stato il protagonista della manifestazione fumettistica “Borrello Comics”, uno degli eventi, fra i più importanti, svoltosi nel corso dell’estate borrellana..
A realizzare graficamente il personaggio bonelliano, come nella passata edizione, è stato il maestro Mauro Laurenti, valente ed apprezzato disegnatore delle avventure dello Spirito con la scure.
Laurenti ha concluso la bella esperienza iniziata l’anno precedente con delle tavole rappresentanti gli scorci più rappresentativi del nostro Paese, che fanno da scenario inedito alle avventure di Zagor.
Il nostro beniamino dona a questi luoghi una visione ed una prospettiva diversa da quella tradizionale, a seconda delle circostanza, talvolta un po’ country, talaltra un po’ magica e mistica, comunque, in ogni caso avventurosa e pregna di passioni coinvolgenti.
L’insolita alleanza che si è stretta tra Zagor e Borrello rappresenta un buon esempio di marketing territoriale, che affida ad un personaggio della cultura popolare il compito di veicolare ad un pubblico più vasto il nome e la conoscenza del nostro borgo.
La scelta di Zagor, ovviamente, non è stata casuale dal momento che la sua immagine nel passato è stata utilizzata in molte campagne di carattere sociale ed educativo.
“Borrello Comics” ha costituito anche una utilissima occasione per proporre all’attenzione della comunità dei nostri concittadini e dei forestieri appassionati intervenuti per l’occasione l’albetto edito dall’Associazione culturale “La Fonte” intitolato “Zagor a Borrello”, ufficialmente presentato nel corso della manifestazione.
La pubblicazione in questione era già stata segnalata in precedenza dalla stampa locale. In particolare, il quotidiano regionale “Il Centro”, nell’edizione di giovedì 20 maggio 2010, a pagina 25, si era occupato di recensire il volumetto. Anche la rivista mensile “Abruzzo impresa”, sul numero 44 del mese di giugno 2010, aveva dedicato una intera pagina a “Zagor a Borrello”. Inoltre, l’Associazione Culturale Collezionisti Abruzzesi, sul numero unico della rivista “Pescara Colleziona 2010”, celebrativo dell’omonima manifestazione svoltasi nel capoluogo adriatico il 10 e l’11 luglio scorsi, a pagina 21, aveva dedicato un articolo all’imminente manifestazione di “Borrello Comics” e sulla presentazione del volumetto. Infine, lo stesso mensile, nel numero 540 di luglio intitolato “Il ritorno di Digging Bill”, dedicava la rubrica “Postaaa!” quasi interamente a “Zagor a Borrello”, corredando il tutto di ulteriori notizie relative all’evento.
L’interesse suscitato da queste iniziative, dunque, sono la chiara riprova della bontà delle stesse e della possibilità di una loro eventuale riproposizione in futuro, sia pure in contesti e con modalità di svolgimento diverso.
Presentare un famoso personaggio delle nuvole parlanti come protagonista di un volumetto il cui scopo è quello di valorizzare un piccolo territorio, potrebbe apparire opera abbastanza ambiziosa e dagli esiti non necessariamente scontati. Questo almeno per un paio di buone ragioni. La prima perché si tratta, nel panorama delle tradizionali attività culturali, di una iniziativa atipica ed originale; la seconda perché affidare il messaggio di promozione e di diffusione della conoscenza di una località ad un personaggio dei fumetti, per quanto noto ed apprezzato, rappresenta un rischio ma, allo stesso tempo, anche una grande opportunità, se ben gestita e curata nei dovuti particolari.
La pubblicazione in questione costituisce un tipico esempio in cui l’amore per il borgo ed il culto giovanile, per un eroe che del territorio fa il luogo prediletto delle sue avventure, si fondono in modo equilibrato. L’albetto offre una interessante testimonianza in cui le gesta dello Spirito con la scure vivono una singolare ambientazione, quella di alcuni luoghi caratteristici del Paese. Queste, accuratamente riprodotte graficamente dal maestro Mauro Laurenti, vedono uno Zagor dai lineamenti giovanili ed atletici protagonista di episodi in grado di stupire positivamente il consolidato immaginario dei suoi più fedeli lettori e, allo stesso tempo, capace di conferire a quei luoghi un loro inconsueto fascino.
Il volumetto contiene oltre alle belle tavole realizzate dal Laurenti anche alcuni significativi contributi scritti di autori locali imperniati a tracciare il collegamento ideale, solo apparentemente distante, esistente tra il nostro personaggio e la realtà locale, coltivato nel tempo grazie alla lettura assidua dei “giornaletti” che riproducevano le sue avventure. Fra questi, segnaliamo quello di Sergio Bonelli, il papà di Zagor, che ha voluto offrire il suo personale sostegno a questa interessante iniziativa editoriale, nonché quello di Moreno Burattini, attuale curatore della testata editoriale e principale sceneggiatore delle avventure che lo Spirito con la scure ci fa vivere mensilmente, oramai da quasi un cinquantennio!
Ma parlare di Zagor equivale anche a parlare del mondo del collezionismo che si è sviluppato intorno alle sue avventure, in particolare, ed alle storie a fumetti in generale.
Nel caso specifico, almeno per chi scrive, non ci troviamo di fronte ad una forma di investimento in oggetti di valore, come monete, orologi, ecc., ma piuttosto ad un vero e proprio stato d’animo che ha motivazioni di carattere prettamente sentimentali, legato ai ricordi, all’infanzia, alle cose ed alle storie della propria vita trascorse in Paese in compagnia degli amici e degli svaghi, tra cui rientravano a buon diritto la lettura delle nuvole parlanti, che accompagnavano l’adolescenza di quegli anni spensierati.
Ancora oggi, dopo tanto tempo, la lettura e la raccolta delle avventure dello Spirito con la scure costituiscono un momento di piacevole evasione dalla realtà, una emozione che si procrastina sin dalla prima gioventù, capace di pacificare lo spirito con gli affanni della vita quotidiana e di far ripercorrere con la memoria momenti di gioia e di serenità mai sopiti che resistono indelebili all’incessante ed inesorabile trascorrere del tempo.
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