OrdinePasseriformi (Passeriformes)FamigliaOriolidi (Oriolidae)
Nome scientificoOriolus oriolus
Nome comuneRigogolo
DimensioniLa taglia è di 22 cm di lunghezza, per un peso di 70 grammi.
Caratteristiche morfologicheIl rigogolo è caratterizzato da un evidente dimorfismo sessuale: mentre il maschio presenta un colore giallo-nero, la femmina è distinguibile per le tonalità giallo-verdi più mimetiche, con striature grigie sul ventre.
CantoIl suo canto più frequente è una specie di ui-u-uio, che sembra avergli dato il nome di Oriolo
HabitatIl rigogolo è diffuso in Europa, Asia, Africa; in Italia è presente in tutto il territorio. Il suo habitat è costituito da boschi di latifoglie al di sotto dei 1800 metri s.l.m., ma si trova anche nelle città; è un uccello dalle abitudini diurne, che passa la maggior parte del tempo alla ricerca di cibo fra i rami bassi, al suolo o nel sottobosco, dimostrandosi piuttosto vivace anche se molto timido e facile allo spavento, sparendo nel folto della vegetazione o allontanandosi in volo al minimo cenno di disturbo. Nonostante all'infuori del periodo riproduttivo non venga disturbato dalla presenza di conspecifici, è raro vederne gruppi o addirittura stormi (cosa che avviene in special modo durante i periodi di magra nei pressi di mangiatoie o fonti di cibo), mentre è comune osservare questi uccelli in coppie, coi due partner che si dimostrano estremamente teneri e affettuosi l'uno nei confronti dell'altro. Questi uccelli sono ghiotti di insetti.Integrano inoltre la propria dieta anche con altro materiale di origine vegetale, come boccioli, bacche, frutti (specialmente di mela e biancospino, che viene ricercato prima della riproduzione per accumulare energie) e fiori: molto limitato e sporadico è invece l'apporto alla dieta degli adulti in termini di materiale di origine animale, rappresentato da insetti e piccoli invertebrati, oltre che dalle loro uova e larve. Il rigogolo nidifica tra maggio e giugno. Il nido viene costruito sulla biforcazione di un ramo, ed è facilmente riconoscibile poiché è ancorato ad essa e la parte centrale è sospesa nel vuoto, come un'amaca.