La Chiesa Madre
(illustrazione di Simona Spagnuolo)

Non si hanno notizie circa l'epoca della sua origine: se sia contestuale alla nascita del paese o successiva, e di quanto. Né aiuta molto per la datazione il suo attuale aspetto, che è il risultato di una radicale rielaborazione, per quanto elegante. Due cose sono comunque indiscutibili: la prima che, a memoria di tutti coloro che la ricordano ancora coperta (e alcuni di essi la ricordano aperta al culto), ne ricordino l'interno di stile barocco; la seconda che all'epoca della ristrutturazione, dalle tombe sottostanti il perimetro della chiesa sono emerse medagliette e monete datate intorno alla metà del 1600. Se non lo stile, almeno questi ultimi reperti sono senz'altro un terminus post quem sufficientemente preciso. Dell'antico stile barocco resta una traccia eloquente nella nicchia e nelle colonnine scanalate che si trovano al centro dell'abside. E anche la memoria di quelli che l'hanno frequentata parla di un barocco discreto ed elegante (per quel tanto che non sia ingannevole la memoria emotiva). Attualmente il restauro ci ha restituito un interno di austera eleganza, impreziosito dal sorprendente monoblocco in legno della capriata. Forse attualmente risulta particolarmente interessante l'esterno della costruzione sicuramente più fedele alla sua concezione originaria, non vistoso, ma esempio significativo di molto dignitosa arte povera.

Donato Di Luca

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